“Tanto tuonò che piovve”: è il laconico commento del segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese, all’indomani della firma del protocollo d’intesa che sancisce che l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie va considerato una “piattaforma logistica della Puglia”.
“Ci sono voluti dieci anni per smuovere qualcosa – dice Pugliese – dal momento che stiamo parlando dello scalo meglio attrezzato della Puglia e dell’intero Mezzogiorno d’Italia, con una pista che misura 3,200 km.; in pratica potrebbe ospitare l’atterraggio di un Boeing 747. Ma questo dettaglio a lungo non ha interessato nessuno. Ora c’è da sperare che il documento sottoscritto non resti un mero riconoscimento cartaceo, dal momento che servono infrastrutture e servizi. Ovviamente c’è da sperare che non trascorrano altri dieci anni e che tutto possa realmente essere attivato in tempi brevi”.
Secondo il segretario Uil è un’occasione da non perdere, anche se “il protocollo non recepisce tutte le esigenze del territorio”.
“L’assordante silenzio degli anni scorsi – dice Pugliese – è stato un vero e proprio scandalo, perché il finanziamento di 22 milioni di euro era disponibile da un bel po’ di tempo. Il problema è che chi doveva utilizzarli non lo ha fatto; e guarda caso si tratta degli stessi firmatari del protocollo. Comunque, siccome non ci risulta che in Italia ci siano altri aeroporti adibiti ad attività cargo, va bene anche così, a patto che si cominci per davvero”.
Ma cosa manca? “E’ comunque incomprensibile – conclude Pugliese – che nessuno tenga conto che un’attività passeggeri porterebbe grandi benefici non solo alla popolazione della provincia di Taranto ma anche a quelle della Calabria e della Lucania jonica. Nessuno ha avuto la sensibilità di cogliere questo segnale. Anche se negli anni scorsi, soprattutto d’estate, operatori turistici milanesi hanno fatto atterrare i loro charter a Grottaglie”.
, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata
Data notizia: 10/21/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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