Salina, il "Gigliola M" sarà rimosso

Salina, il "Gigliola M" sarà rimosso Salina-Partirà da Gela nei prossimi giorni, un pontone, per un nuovo tentativo di sollevamento della carcassa del “Gigliola M” l’aliscafo della Ustica Lines, finito sugli scogli tra Lingua e Rinella all’inizio dello scorso novembre. Lo ha assicurato i presidente della società trapanese, Vittorio Morace, che ha voluto precisare che :”non è assolutamente nelle intenzioni della società armatrice, che da anni gestisce i collegamenti integrativi nelle Eolie, abbandonare lo scafo laddove si trova. Tra l’altro- ha precisato il comandante Morace, abbiamo ancora da recuperare i due motori, quello principale e quello ausiliare , il cui costo ammonta a migliaia di euro” . La questione circa il “presunto abbandono” del mezzo sul luogo dell’incidente, è stata sollevata dal consigliere comunale di “Nuovo Giorno” Adolfo Sabatini, che si è rivolto al sindaco , Mariano Bruno, chiedendo di chi fossero le responsabilità ed i motivi per cui il relitto non fosse stato ancora rimosso . “Prima di Natale – ha dichiarato il presidente della Ustica, cui spetta la rimozione – abbiamo fatto un primo tentativo,facendo giungere sul posto il 21 dicembre scorso, un grosso pontone da Palermo ed con un grossa gru, per quello che si è rivelato , purtroppo un vano tentativo di sollevare il mezzo e trasferirlo direttamente ai nostri cantieri. Purtroppo non è stato possibile, e non solo, è giunto il cattivo tempo e anche le festività natalizie, per cui abbiamo dovuto nostro malgrado, momentaneamente sospendere le operazioni. ”Successivamente ci si è messo il mare agitato – ha dichiarato Morace- e non abbiamo avuto, a seguire, l’opportunità di tornare sull’isola per operare in serenità, senza lo spettro del cattivo tempo. Proprio in questi giorni - ha puntualizzato – approfittando delle condizioni meteo-marine ottimali, abbiamo disposto la nuova spedizione. Giungeranno a Salina 4 sommozzatori ed un tecnico specializzato per tentare, ancora una volta, si sollevare lo scafo nella sua interezza, imbracandolo. Se anche questa volta non sarà possibile, allora provvederemo alla demolizione sul posto con la contestuale bonifica di tutta la zona. Neppure per la società armatrice che rappresento –ha concluso Morace- la vista dello scafo tra gli scogli abbandonato rappresenta un bel biglietto da visita “.

, a cura di Tiziana Medda