Lipari- E si vuole fare turismo con una nave cosiddetta veloce che impiega una giornata per collegare Napoli alle Eolie e viceversa? Comprensibili timori per gli operatori turistici eoliani dopo aver appreso che la Siremar riporterà la motonave Laurana nella linea da e per il capoluogo partenopeo, dopo il periodo pasquale. Alzi la mano (tra chi fa turismo alle Eolie), chi parlava bene proprio della Laurana fino alla scorsa estate. Strana la vita, perché adesso, quel mezzo che sarà pure vecchio, è diventato indispensabile. Possiede , infatti, quantomeno quelle cabine che consentono ai passeggeri di effettuare la traversata di notte e di ritrovarsi il mattino successivo a destinazione. Con la “Isola di Stromboli”, invece, avviene l’esatto contrario. Che danno d,’immagine si profila per l’arcipelago. Proprio nel momento in cui gli operatori investono in promozione partecipando alle più importati fiere d’europa. Vien da chiedersi: ma che ci vanno a fare? “ Hanno ucciso l’economia delle isole del periodo pasquale, vanificando l’azione di promozione che l’amministrazione sta portando avanti. E’ la riprova di come il governo abbia abbandonato le isole minori della Sicilia dal momento che si tratta di una scelta ministeriale come confermato dal direttore generale della Siremar, Pietro Giglio”- ha commentato il sindaco Mariano Bruno pronto a scrivere l’ennesima lettera di protesta. Per l’assessore al turismo Giovanni Maggiore “si tratta di una decisione penalizza in maniera ingiustificata le potenzialità economiche del nostro territorio. Ci adopereremo- ha affermato- affinché le nostre legittime istanze possano trovare adeguato accoglimento dagli organi preposti alla gestione dei servizi marittimi”. Ma le speranze, visti gli scarsi risultati conseguiti fino ad oggi, sono vane. Intanto a Marina corta, dopo la ribellione di pescatori, barcaioli e diportisti é stato spostato di mezzo metro, verso il largo, il primo dei tre cassoni di prolungamento del molo ex aliscafi. Non è una grossa apertura, ma almeno secondo gli esperti dell'isola servirà a non restringere ulteriormente il già ridotto specchio acqueo tra la banchina e il ristorante " il Pirata", a disposizione dei mezzi da diporto che vi operano. "Con l'allargamento del molo- ha dichiarato, ad esempio, il cap. Pino Merenda - si può prevedere il successivo allungamento della struttura in corso di realizzazione ottenendo un porto riparato a tutti gli effetti". Il progettista dell'opera, l'ing. Fabio Arena del Genio civile di Messina, ovviamente non ha nascosto le sue perplessità pur venendo incontro alle richieste degli esperti locali.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/30/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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