Gazzetta del Sud
PALERMO «La crisi che oggi investe la maggioranza in Sicilia si risolve solo con l'azzeramento della giunta. Ogni altro tentativo teso a rattoppare l'esistente aggrava il già complesso quadro politico». Lo afferma Saverio Romano, segretario dell'Udc Sicilia e responsabile nazionale organizzativo del partito per il quale «l'azzeramento della giunta è l'unico gesto concreto che ha a disposizione Lombardo per dimostrare di volere realmente il confronto. È del tutto ovvio quindi che l'Udc non ha in agenda alcun incontro».
Dal Pd invece arriva l'invito a Lombardo a presentarsi in aula e dire cosa intende fare: «È intollerabile che mentre i siciliani sono sommersi da problemi reali, la politica si occupi d'altro» hanno detto Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, capogruppo e segretario regionale del Pd, in conferenza stampa all'Ars. «Questa crisi di governo – hanno aggiunto – sta avendo effetti micidiali sulla Sicilia: agricoltori, artigiani, precari, forestali e tante altre categorie aspettano risposte che non arrivano, perchè tutto è paralizzato da giochi di potere». .
«In queste condizioni è evidente che il Pd non ci sta, e se Lombardo pensa di rivolgersi a singoli pezzi di partito sappia che il Pd è uno solo ed è compatto». Il Pd sta organizzando una serie di iniziative in Sicilia sulla crisi: la prima si terrà il 5 dicembre a Enna, con gli amministratori locali.
I coordinatori siciliani del Pdl Giuseppe Castiglione e Domenico Nania hanno incontrato ieri a Roma i coordinatori nazionali del partito, Verdini, Bondi e La Russa, per l'avvio della campagna di tesseramento 2009-2010 del Popolo delle libertà. Al suo rientro a Catania Castiglione ha ribadito «la linea di coerenza e responsabilità assunto dal gruppo del Pdl» nei rapporti di maggioranza all'Ars. «Il futuro della maggioranza - ha osservato Castiglione - sarà determinato esclusivamente dalle indicazioni che il presidente Lombardo fornirà sul piano programmatico sulle tante questioni sollevate in sede di verifica politica. Noi siamo per riconfermare l'attuale coalizione che ha vinto le elezioni e riteniamo importante il coinvolgimento dell'Udc. Non siamo interessati a formule di governo vaghe e indeterminate che hanno il sapore di dividere oggi i partiti politici». Alla domanda su come si comporterà il Pdl in caso si dovesse andare a votare la mozione di sfiducia all'assessore Armao, ha confermato che «il Pdl voterà a favore della mozione».
Ma Lombardo intervistato ieri ha ribadito di non voler rimanere prigioniero di vecchie logiche e degli schieramenti. La Sicilia, proprio per le impellenti emergenze che si vivono e altre che si profilano per una crisi politica esorcizzata a livello nazionale con dosi di ottimismo che non corrispondono alla drammatica realtà di migliaia di famiglie e di imprese, ha bisogno di procedere a scelte precise, aderenti ai bisogni concreti. Dunque l'attenzione è tutta concentrata sui programmi da portare avanti, sulle cose da fare, non importa con qualche "cartello" partitico. E' evidente che la crisi regionale incrocia quella nazionale, di cui risentono i vari partiti di maggioranza e opposizione. Le coalizioni non reggono a Roma come a Palermo. Ma prima di mercoledì il quadro sarà più chiaro.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/27/2009
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