Gazzetta del Sud
Natalia La Rosa
Assume contorni sempre più definiti il nuovo quadro dell'offerta sanitaria nella provincia messinese, sulla base del quale si svilupperà il servizio pubblico più importante per la collettività: quello di tutela della salute. Entro fine anno alla Regione dovranno essere trasmessi i piani di rimodulazione della rete ospedaliera territoriale e in quest'ottica ieri mattina la conferenza dei sindaci della provincia – riunita al Comune dal presidente dell'organismo, il sindaco del Comune capofila Giuseppe Buzzanca – ha approvato l'ipotesi di riorganizzazione dei posti letto e dei reparti formulata dall'Azienda sanitaria provinciale.
Ad illustrare il contenuto della proposta, che ora dovrà essere vagliata dall'assessorato regionale sul piano della rispondenza ai parametri del piano di rientro, è stato ieri il direttore generale dell'Azienda sanitaria Salvatore Giuffrida, presente insieme con il direttore sanitario Santo Conti e il direttore amministrativo Marco Restuccia.
«Tutti gli 824 posti letto sono stati confermati – ha ribadito il manager – ma le unità operative sono state razionalizzate evitando ogni duplicazione. La prospettiva – ha aggiunto – è un'organizzazione che consenta di recarsi in in ospedale solo se ci sono indicazioni assolute per il ricovero. E ciò sarà possibile attraverso la dislocazione sul territorio dei Pta (i nuovi presidi territoriali di assistenza, fulcro dei servizi sanitari del futuro, ndc) per i quali condurremo insieme la battaglia, ma che saranno distinti e distanti rispetto agli ospedali. Essenziale infatti, è avere sul territorio servizi che diano risposte adeguate alle richieste, senza dover giungere all'ospedale. Per questo, ad esempio, io e il sindaco ci siamo battuti perché l'Asp potesse avere una risonanza magnetica aperta e potente e una Tac a 16 slide».
Anche il sindaco Buzzanca si è detto soddisfatto del piano di rimodulazione, che è stato possibile definire senza alcun "taglio" grazie al fatto che da Palermo è stato mantenuto il numero di posti letto esistenti per i sette ospedali dell'Asp. Di grande rilievo, però, i provvedimenti di riorganizzazione che hanno interessato i singoli presidi e reparti: il distretto Messina 1 composto dagli ospedali di Patti (capofila, con 152 posti letto), Mistretta (32 posti letto) e S. Agata (86 posti letto), e il Distretto Messina 2, con gli ospedali di Barcellona (110 posti letto), Taormina (222), Milazzo (160) e Lipari (32) – al totale di 794 vanno aggiunti, poi, i 30 posti di Psichiatria di competenza dell'Asp, ma allocati all'ospedale Papardo. Proprio tra i presidi di Milazzo, Barcellona e Taormina si sono realizzate le più importanti sinergie. Ad intervenire, tra gli altri, i sindaci di Taormina Mauro Passalacqua, Barcellona Candeloro Nania, Milazzo Lorenzo Italiano, Patti Giuseppe Venuto: unanime la condivisione della pianificazione che, come sottolineato da Italiano, è stata comunque preceduta da un'ampia concertazione con le realtà locali. Sempre la conferenza dei sindaci ha designato quale componente del collegio dei revisori dei conti dell'Asp il dott. Leone Agnello, 44 anni, vicesindaco di Sinagra. Al termine dell'incontro, nel corso di una conferenza dei servizi fra il sindaco Buzzanca e i manager dell'Azienda ospedaliera Papardo-Piemonte, è stato anche approvato il piano di riorganizzazione dei servizi dei due ospedali, accorpati dalla riforma regionale.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/22/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!