Riceviamo da Salvatrice Turcarelli Natoli e pubblichiamo:
Carissimo Peppe
come ormai di consueto leggo il giornale on line e questa volta voglio essere vicina al Sig. Lauria a proposito del centro di riabilitazione di Canneto.
Premetto che tal centro lo conosco, per motivi familiari ormai da anni e, che,fino al 2005, pur con i limiti di una struttura pubblica che si scontra con regole e sistemi non sempre chiari, il centro dava l'assistenza richiesta dai pazienti in modo abbastanza soddisfacente. L'anno appena trascorso purtroppo mi vede costretta a chiedere nuovamente l'assistenza domiciliare la quale viene concessa per 2 mesi e poi interrotta a causa di motivazioni sicuramente valide da parte degli operatori i quali in 8 settimane si sono alternati tra loro per continuare il servizio. Questi appena elencati sono i fatti ma mi chiedo se è logico ormai da un mese e mezzo non ricevere alcuna notizia sull'assistenza, i pazienti lasciati durante la terapia senza ovviamente aver la possibilità di continuare gli esercizi se non a pagamento e, non ultimo essendo legati per la maggior parte ad operatori non residenti, l'impossibilita dei pazienti a ricevere un piano completo e continuativo. Voglio concludere dicendo che questo, come altri servizi vanno mantenuti nel rispetto della dignità umana che già tanto viene messa a dura prova dalla malattia e, che gli sforzi che spesso si fanno, devono essere supportati da chi di dovere per garantire tanti diritti che a causa dell'insularità spesso vengono meno.
Ti ringrazio per l'attenzione e cordialmente ti saluto
Salvatrice Turcarelli Natoli
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/11/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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