Tutto è iniziato poco prima delle 16.00 quando una sessantina di eoliani si sono recati presso l'agenzia Siremar per fare i biglietti dell'aliscafo per fare rientro nelle loro isole. "Tutto bloccato- si sono sentiti rispondere- il comandante del mezzo non parte per le cattive condizioni meteo-marine". A quel punto , e mentre il numero di eoliani cresceva, gli stessi decidevano di non abbandonare i locali dell'agenzia ,convinti, anche dalle notizie che ognuno apprendeva da Lipari, che il tempo non fosse tale da non consentire la traversata del mezzo. Ma la protesta, poi, si è fatta sempre più forte, tanto che il gruppo ormai ben nutrito ( si parla di circa duecento eoliani) si è portato sulla strada ed ha iniziato proprio lì la "pacifica" protesta, con la richiesta, a gran voce, di un collegamento per Lipari. Intervenute, attorno alle 17.30 anche una pattuglia della polizia di Stato e dei carabinieri , che hanno esortato i manifestanti a sgomberare l'arteria stradale. Dopo oltre un'ora, e per il forte senso di responsabilità che contraddistingue, comunque, la gente delle Eolie, il gruppo , nell'ultima speranza affidata alla società NGI dell'armatore Sergio La Cava, dell'eventuale partenza del traghetto, ha finalmente interrotto l'occupazione della strada ad alto traffico veicolare. Adesso tutti sono in attesa in prossimità dell'area portuale, di sapere se la NGI con il suo traghetto, alle 21.00, come ha fatto in tantissime occasioni in questi utlimi tempi, salverà anche questa volta dalle intemperie e da altre spese gli eoliani rimasti a Milazzo.
tizianamedda@virgilio.it
( Aggiornamento delle 20,30: alle 21,00 gli eoliani si imbarcheranno sulla nave Ngi che partiràù regolarmente alla volta delle Eolie. p.p.)
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 3/9/2010
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