Gazzetta del Sud
Alessandro Tumino
Tentativo politico-amministrativo ai limiti, se non oltre, le reali possibilità di indebitamento della Provincia già sotto i fari della Corte dei Conti, oppure scelta lungimirante con cui Palazzo dei leoni, favorendo la coesione degli schieramenti politici, può dare la svolta ai due servizi fondamentali affidati a una Provincia?
Dal punto di vista delle numerose strade disastrate e di non poche scuole in condizioni precarie, la speranza e l'auspicio sono per la percorribilità della scelta "senza precedenti" fatta dal presidente Ricevuto all'interno del Bilancio 2010 quasi completato nella notte di giovedì e prossimo all'esame della Giunta: si tratta dell'assunzione di due mutui, il più consistente per la viabilità provinciale, di 7-8 milioni ed un altro per gl'istituti scolastici di oltre 5 e mezzo, risorse consistenti che s'aggiungerebbero alle altre poste dell'Ente anch'esse quasi interamente concentrate sui due settori in crisi.
Complessivamente, considerando tutti gli altri fondi previsti (di bilancio e di altre fonti) in un triennio, dal 2010 al 2012, Ricevuto e l'assessore alla Pubblica istruzione, Pippo Di Bartolo, prevedono investimenti pubblici per quasi 15 milioni, finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Per quanto riguarda, invece, le disastratissime strade provinciali, lo sforzo finanziario perseguito da Ricevuto, d'intesa con l'assessore al ramo, Lino Monea, sarebbe inevitabilmente maggiore: i numeri non sono ancora definitivi ma si parla già dell'assunzione di un mutuo da 7-8 milioni di euro, cui se ne aggiungerebbero altrettanti dalle casse dell'Ente o altre fonti, per cercare di eliminare un bel po' di pericoli sulle strade provinciali. In tutto un appostamento da circa 17 milioni di euro.
Il tentativo appare, qualunque sarà l'esito finale, assolutamente azzeccato e doveroso: anche i... "messinesi all'estero" sentono sulla loro pelle quanto il quadro della viabilità provinciale di Messina – specchio del territorio – sia senza precedenti per la gravità, la pericolosità, il numero delle situazioni di dissesto già tradottesi, o meno, in frane, crolli, crepe, deformazioni del manto. La prima dannosissima alluvione dei comuni tirrenici del novembre 2008, poi la devastante e tragica alluvione dell'1 ottobre 2009 nella zona jonica cittadina e provinciale, e da ultimo gli impressionanti fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno messo in ginocchio San Fratello e Caronia, con un'ampia rete di comuni nebroidei, impongono a Ricevuto di tirar fuori il meglio della sua capacità politica, e delle sue alleanze, per aiutare il territorio. Intanto non stupiscono, ma appaiono un'ovvia conseguenza della crisi generale, le proteste dei sindaci che s'incatenano. E la protesta dei Comuni in grave difficoltà viaria, sposata in pieno da Ricevuto, potrebbe spostarsi presto davanti alle sedi istituzionali che contano per l'assegnazione delle risorse, quelle di Roma e Palermo. Ma il quadro finanziario del Bilancio 2010 non può, naturalmente, essere limitato a tutto questo, per quanto preminente appaia dopo l'«orribile» 2009. L'Amministrazione provinciale, insediatasi ormai da due anni, ha l'occasione storica e il dovere morale di tagliare tanti grotteschi sprechi trovati in eredità talora da decenni, e razionalizzare la spesa nelle proprie poste e pieghe di bilancio.
Decisivi, in questa direzione, i risultati finali che saranno conseguiti dall'assessore all'Area integrata dello Stretto, Michele Bisignano, al quale da due giorni Ricevuto ha assegnato in toto la delega alla «Programmazione e pianificazione strategica, all'Area Regionale integrata dello Stretto» e direttamente alle «Società ed organismi partecipati», laddove prima era delegato ai soli "Rapporti" con esse. Il lavoro dell'infaticabile Bisignano è evidente già nel mare di fascicoli accumulati sulla sua scrivania. «Nel mio primo giorno di assessore avevo dati completi solo su 4, adesso ho completato il monitoraggio su ben 55 realtà tra società, consorzi, partecipate, enti». Ma quando i primi colpi di forbice? «La prossima settimana porterò in Giunta il monitoraggio integrale per una presa d'atto e l'analisi dell'intero quadro. Poi, per quanto riguarda le scelte di dismissioni e fuoruscite, secondo legge, porterò le proposte in Consiglio provinciale».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/27/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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