Lipari, solo quattro medici al Pronto soccorso

Lipari, solo quattro medici al Pronto soccorso Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari Non c'è pace all'ospedale di Lipari: preoccupa anche la situazione in cui versa il Pronto soccorso, da una settimana senza ricambio di medici. In servizio, su sette in organico, ne sono rimasti quattro. Si tratta dei dottori Raimondo, Runza, Albano e Calderone. Praticamente ne manca uno, in malattia, mentre gli altri due posti disponibili sono da sempre vacanti. Eppure basta un'assenza, necessaria, per provocare disagi tra gli addetti ai lavori costretti, di fatto, a lavorare ogni giorno anche se in turni diversi. Tant'è che non si esclude, da voci di corridoio, il ricorso all'assenza per malattia anche di alcuni tra i medici attualmente al lavoro alla luce dell'inevitabile stress accumulato per le inevitabili responsabilità da sostenere. Insomma, se non è mobbing, poco ci manca. Condizione che rischia seriamente di determinare per motivi precauzionali la chiusura del Pronto Soccorso prima che qualche intervento d'emergenza-urgenza vada a finire male. Tutto ciò in un periodo in cui i turisti iniziano a frequentare a flotte, giornalmente, le Eolie. Altro che Mcau (medicina e chirurgia d'accettazione d'urgenza) in più, previsto dal decreto dell'assessore regionale Massimo Russo. Per il momento le linee guida regionali tali sembrano essere. Solo delle indicazioni, appunto. L'organizzazione interna, disposta dall'Asp 5 è, visti i fatti, decisamente un'altra cosa. Va ricordato che al nosocomio eoliano c'è sempre il problema di pediatria. Ancora nessun segnale concreto per salvaguardare questo prezioso servizio che si vorrebbe ridurre ad una misera stanza con un paio di posti letto per i piccoli degenti, in medicina. Accanto alle stanze, poi, con i degenti adulti. E pensare, ironia della sorte, che alle porte di accesso dei reparti dell'area medica sono affissi dei cartelli con la scritta: "Si vieta l'ingresso ai minori di 12 anni". Questa è la sanità nell'arcipelago più vasto d'Italia. In altre realtà insulari siciliane, invece, si muovono per eliminare le criticità dell'assistenza sanitaria. Basti pensare a quanto proposto (e già predisposto in parte) dal direttore generale dell'Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, al ministro Fazio, per Pantelleria. È stato infatti varato il "Progetto Pantelleria", che si sviluppa su tre linee progettuali: rifunzionalizzazione delle attività distrettuali e attivazione di un Presidio territoriale di assistenza (Pta) e di una Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) geriatrica; riqualificazione e potenziamento dell'area di Emergenza/Urgenza; nuovo modello organizzativo del percorso nascita con la previsione di servizi di Ostetricia e Ginecologia e di Neonatologia/Pediatria autonomi, che possano collaborare e integrarsi con le altre unità operative dell'Asp di Trapani. Qualcuno ricorda che le Eolie sono patrimonio dell'Umanità?

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/28/2010

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