Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Lipari
L'arch. Francesco Gendusa dell'Arta ha inviato, ai sindaci eoliani la bozza del decreto del Presidente della Repubblica di istituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie.
La stessa è conseguente all'incontro dello scorso settembre con i rappresentanti istituzionali eoliani e non, a Palermo. Con la bozza sono ovviamente pronte anche le perimetrazioni del parco per ogni isola per le quali i Comuni dovranno presentare osservazioni o dinieghi supportate da valide motivazioni entro il prossimo 30 ottobre. La bozza del decreto è composta da 9 articoli; a seguire l'allegato A contenente gli 11 articoli della "Disciplina di tutela". In tale contesto per quanto riguarda la zonazione interna si evidenzia che il territorio del parco è suddiviso nelle zone 1 (verdi) di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico o storico culturale con inesistente o limitato grado di antropizzazione; nelle zone 2 (gialle) di valore naturalistico, paesaggistico o storico culturale con limitato grado antropizzazione e nelle zone 3 (rosse) di valore naturalistico e paesaggistico con elevato grado antropizzazione.
L'art. 2 della Disciplina di tutela, prevede la conservazione delle specie animali e vegetali e all'art. 3, tra i "Divieti generali", quello della " cattura, uccisione e danneggiamento e il disturbo di specie animali" pur essendo consentiti " prelievi faunistici e abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall'Ente Parco".
Sempre tra i divieti, oltre a quelli scontati dal buon senso, da segnalare come nelle zone 1 non sarà possibile realizzare nuovi edifici né cambiare la destinazione d'uso di quelli esistenti; lo svolgimento di attività sportive con veicoli a motore; la realizzazione di opere che comportino la modificazione del regime naturale delle acque. Sarà consentita la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia finalizzati al riuso dei manufatti esistenti. È' assicurato, inoltre, lo sviluppo delle attività produttive agro-silvo-pastorali e agrituristiche. Come stabilito dall'art. 3 della bozza di decreto, le entrate dell'Ente Parco che gestirà il Parco nazionale sono rappresentate dai contributi ordinari e straordinari dello stato, della Regione e degli enti pubblici, dai finanziamenti Ue, i canoni delle concessioni, i proventi dei diritti d'ingresso, delle attività commerciali e promozionali e delle sanzioni per l'inosservanza delle norme regolamentari. Forze politiche già in fermento, in considerazione anche e soprattutto delle oltre 4000 adesioni alla petizione contro l'istituzione del parco.
Il presidente del Consiglio Pino Longo ha convocato per questa mattina alle 11 una riunione urgente dei capigruppo. L'intenzione è quella di portare al più presto la bozza in Consiglio. L'intenzione è quello di rigettarlo. Va ricordato che a luglio il ministro Prestigiacomo disse che sarebbe venuta a Lipari per avviare le concertazione con la popolazione.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/8/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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