Gazzetta del Sud
Lipari-Il Gup distrettuale di Messina, Maria Vermiglio, su richiesta del sostituto della Procura antimafia Fabio D'Anna, ha ordinato un rinvio a giudizio, deciso tre proscioglimenti e ammesso altri quattro imputati al giudizio abbreviato, nell'ambito dell'indagine sull'operazione "Scooter", portata a termine un anno fa dal Nucleo mobile della Guardia di Finanza della compagnia di Milazzo, su un traffico di cocaina e marijuana proveniente da Napoli e Catania e diretto alle isole Eolie.
Ieri infatti – a due anni dagli arresti – è stato rinviato a giudizio uno dei presunti organizzatori del giro di spaccio, Vincenzo Caruso, 39 anni di Catania, il quale sarà processato dinanzi ai giudici del tribunale di Barcellona.
Sono stati invece prosciolti, per non aver commesso il fatto, altri tre indagati: Rosalinda Mirabito, 27 anni, originaria di Messina e residente a Lipari; Roberto Cacace, 43 anni, di Lipari e Gennaro Esposito, 35 anni di Napoli. Il proscioglimento, così come avevano chiesto i difensori avv. Angela Pino, Claudia Alberto, Filippo Barbera e Salvatore Maria Lepre, è stato deciso con la formula più ampia. Saranno invece processati con il rito abbreviato, il prossimo 3 novembre, gli altri due presunti maggiori artefici dell'attività di importazione di droga verso le Eolie, Maurizio Esposito, 44 anni di Castelvolturno, in provincia di Caserta e Sabrina Serrato, 40 anni, di Lipari. Assieme ai due hanno scelto l'abbreviato anche Peterkevin Towler, 53 anni, un cittadino di nazionalità inglese residente a Lipari e Bartolo Ziino, 23 anni di Canneto di Lipari.
L'operazione "scooter" aveva rivelato l'esistenza di un gruppo di persone accusate di "aver promosso, costituito, finanziato e partecipato ad una associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo "cocaina" e "hashish", associazione nella quale Maurizio Esposito e Sabrina Serrato avrebbero assunto la veste di "promotori ed organizzatori", gli altri di meri partecipanti "curando la custodia e l'occultamento dello stupefacente nonché la successiva cessione a terzi".
Ai due maggiori imputati (Maurizio Esposito e Sabrina Serrato) si contesta l'aggravante "di essere stati i promotori e gli organizzatori delle attività illecite degli altri partecipi; per tutti di aver concorso nel reato più di cinque persone e per essersi avvalsi nella commissione di delitti per i quali è previsto l'arresto in flagranza di un minore di anni 18".
I fatti contestati si sono verificati nel triangolo Lipari, Catania e Napoli, tra il mese di aprile e maggio del 2008. Il nome "Scooter", attribuito all'operazione della Guardia di finanza di Milazzo, sarebbe scaturito dal continuo riferimento degli indagati all'utilizzo di scooter per indicare le partite di sostanza stupefacente (durante l'operazione furono sequestrati 56 grammi di cocaina che Sabrina Serrato nascondeva nelle scarpe mentre transitava dalla stazione ferroviaria di Messina).
L'indagine si è basata su intercettazioni telefoniche e ambientali ed ha portato anche al sequestro, ordinato dal sostituto della Dda Fabio D'Anna, ai fini della confisca finale, di una lussuosa villa sulla domiziana in provincia di Caserta di proprietà di Maurizio Esposito. Il sequestro, il primo del genere avvenuto in provincia di Messina per reati di droga, è scaturito dalla motivazione che la villa sia frutto di proventi finanziari illeciti legati al traffico della droga. Il Gip ha anche respinto le richieste di patteggiamento che erano state avanzate dagli indagati principali. (l.o.)
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/18/2011
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