Accordo trasversale, restano le Province

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Affossata da un accordo in commissione tra pezzi di maggioranza e parte delle opposizioni, la legge di riforma delle province siciliane. L'emendamento della commissione, frutto dell'accordo, che ha sostituito il testo precedente è stato approvato dall'aula con 57 voti a favore, dieci contrari e tre astensioni. Questo voto, ha commentato il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia "è frutto del modo peggiore di concepire la politica e il ruolo delle pubbliche istituzioni. È il risultato di uno squallido inciucio tra Pd, Pdl e altri pezzi dell'attuale maggioranza di governo. Esso conferma come, ancora oggi, la Sicilia sia considerata terreno di pascolo per clientele, sperpero di risorse e zone grigie di stampo mafioso. Un'Assemblea che vota una legge di questo tipo dovrebbe essere sciolta in 24 ore". Nel testo di legge approvato, dell'annunciata riforma è rimasto solo l'impegno che, con la legge che sarà varata prima della fine dell'anno in corso, il numero dei consiglieri provinciali sarà ridotto del 20 per cento. E' saltato pure il preannunciato (la sera prima) recepimento dell'art. 23 del decreto Monti "salva Italia", per cui non ci saranno elezioni di secondo grado per il rinnovo dei consigli. Tutto come prima, con l'aggravante che, con il comma successivo, si rimuovono le incompatibilità che impedivano a medici convenzionati e amministratori delle usl di essere eletti presidenti di provincia, sindaci o consiglieri, sia comunali che provinciali. Il tutto per poter ottenere il rinvio di un anno delle elezioni nel rinnovo degli organismi amministrativi delle province di Ragusa e Caltanissetta. L'amministrazione provinciale di Ragusa, giunta alla scadenza naturale, sarà, pertanto commissariata. Quella di Caltanissetta, invece, era stata commissariata allorché il presidente in carica, Giuseppe Federico, si è dimesso avendo optato per la carica di deputato all'Ars. Non sarà commissariato, invece, il consiglio provinciale, che, non essendo scaduto, resterà in carica fino alla primavera del prossimo anno. "Non solo abbiamo assistito all'approvazione in aula di un documento sulla riforma delle province che offende l'operato di questa Assemblea - ha commentato Giulia Adamo, capogruppo dellUdc - ma, la cosa ancor più grave, abbiamo visto inserire e approvare a sorpresa una norma che rimuove quei criteri di incompatibilità tra incarichi politici e amministrativi e mondo sanitario. L'Udc per il Terzo Polo è stato l'unico gruppo a Sala d'Ercole a votare compatto contro questa legge. L'esecutivo regionale nonostante le competenze specifiche e il tempo a sua disposizione, invece di presentare una riforma organica, ha portato l'ennesima proposta di commissariamento". Prima che il presidente di turno, Santi Formica, avviasse le votazioni, Giovanni Ardizzone, ha chiesto che si votasse a scrutinio segreto, ma non essendo la sua richiesta sostenuta da almeno 12 deputati, si è proceduto a scrutinio palese. Il testo approvato è, invece difeso a spada tratta da Pdl e Pid. Soddisfatto, in particolare, il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, perché "il testo mantiene le Province, le loro funzioni amministrative, le modalità elettive di primo livello, direttamente dal popolo, e rinvia a un successivo ddl il riordino degli organi di governo, per la riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori (già indicata nella misura del 20% ), la conseguente riduzione della spesa, e possibilmente il trasferimento agli enti così riformati, di competenze importanti derivanti dalla dismissione di dispendiosi organismi regionali". Leontini è inoltre soddisfatto perché "viene sconfitta la linea di Lombardo e Cracolici, che avevano consegnato a un ddl a firma dello stesso capogruppo Pd, il recepimento della norma Monti e la conseguente eliminazione delle Province siciliane". Il vice capogruppo del Pdl, Salvo Pogliese, ha, a sua volta, espresso l'augurio che "il Ddl siciliano possa fare da battistrada al mantenimento di questi organismi, conciliando le esigenze di risparmio e di maggiore efficienza amministrativa". Con una nota a firma congiunta, a loro volta, i deputati del Pid manifestano la loro soddisfazione perché "il parlamento regionale ha evitato una soppressione acritica di questi enti territoriali, salvaguardando peraltro il sistema democratico di elezione".

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/1/2012

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Rustico Quattropani isola di Lipari
Casa indipendente con giardino via Barone Lipari Casa indipendente con giardino via Barone Lipari
310.000
Villa Urbana Lipari Villa Urbana Lipari
1.250.000
Vendesi fabbricato Acquacalda Lipari Vendesi fabbricato Acquacalda Lipari
220.000
Affaccio sul mare Lipari Affaccio sul mare Lipari
380.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Tagliatelle allo scorfano

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands