Dal giorno in cui ha debuttato al New York International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959, Barbie ha provato, sempre con successo, mille diverse professioni. È andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per novecentottanta milioni di metri di stoffa. Soprattutto Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo della moda, e si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo e con i tempi. Diventando così una vera e propria icona ed incarnando un sogno nobile, vero e proprio totem di fantasie e proiezioni. Il sogno o il progetto (ambizione della ideatrice Ruth Handler, figlia di emigrati polacchi, che ha continuamente dichiarato «Con Barbie ogni donna ha sempre saputo di avere infinite possibilità») è fare in modo che le bambine possano aspirare a diventare ciò che più desiderano, senza esclusioni e pregiudizi, sui tacchi e con le scarpe da ginnastica.
Barbie può piacere o meno, ma sicuramente è modello di donna dinamica ed emancipata. Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per le bambine ed i bambini che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, possono approfondire la storia di Barbie in autonomia e con divertimento. Trecentottanta le bambole esposte, dalle storiche alle attuali. Fino a fine ottobre al Vittoriano.
di Daniela Bruzzone
Data notizia: 4/25/2016
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!