Lipari- Praticamente una giornata intera di Consiglio comunale per vedere nuovamente la maggioranza disfare e fare a proprio piacimento. Ancora un duro colpo per l'opposizione che rinuncia, almeno per il momento, anche a quel difensore civico eletto agli inizi di febbraio con i soli otto voti dei suoi componenti. Nella seduta di ieri iniziata alle 10,00 e terminata alle 20,00, dopo polemiche, accuse fra consiglieri, pugni sul tavolo e urla degne del miglior mercato del pesce, di mattina, i fatti del pomeriggio. Cioè la revoca dell'elezione della delibera consiliare n°14 del sei febbraio scorso recante l'elezione a difensore civico dell'avv. Emanuele Carnevale. Revocata dagli undici della maggioranza per la violazione dell'articolo 60 dello statuto comunale che prescrive un quorum strutturale o deliberativo pari alla maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Tutto come da copione. O meglio come da parere del legale del Comune di Lipari, avv. Milena Sindoni ( e del segretario generale Giovanni Famularo) rilasciato, su espressa richiesta, al sindaco Mariano Bruno. Suggerimento in base al quale Rosaria Corda di An più sei, avevano chiesto l'urgente convocazione del Consiglio per concretizzare l'operazione " revoca in autotutela" entro i canonici 15 giorni a far data dalla pubblicazione all'albo pretorio ( 13 febbraio 2009). Per la cronaca, gli undici della maggioranza hanno votato anche per il nuovo difensore civico: E' finita otto a tre a favore dell’avv. sindaco Mariano Bruno sull'avv. Francesco Rizzo, sostenuto dai tre di An. Quest’ultimo è destinato, ovviamente, con una nuova elezione, a ricoprire l'incarico. L'avv. Emanuele Carnevale invece si affida alla celebre " ci sono uomini, mezzi uomini, uominicchi e quaqquaraquà" di Leonardo Sciascia. Il legale liparese sostiene che la delibera con la sua nomina, frattanto, è divenuta esecutiva. Carnevale ha anche inviato gli atti alla Procura della Repubblica di Barcellona lamentando " il sostanziale rifiuto del segretario comunale nel rilasciarmi la delibera in forma esecutiva. Non so per quale motivo anche se ha avuto tre giorni per rilasciare la copia alla quale serve solo un timbro". La vicenda, comunque, potrebbe sbarcare al Tar.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/26/2009
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