Rifiuti, in attesa della proroga per la discarica

Rifiuti, in attesa della proroga per la discarica Dal primo luglio non sarà, più possibile conferire nella discarica di Mazzarrà i rifiuti messinesi (ma non solo) senza prima avviare la separazione tra le frazioni secche e umide, perché il sito di smaltimento è quasi saturo e sono in programma lavori per la realizzazione di un impianto di biostabilizzazione che richiederanno otto mesi di interventi. Il rischio ambientale è dietro l'angolo e sempre più concreto. E riguarda peraltro l'Ato 1 che mette insieme - San'Agata Militello capogruppo - i comuni del Tirreno occidentale e dei Nebrodi; l'Ato 2 con i centri che ruotano attorno ai comprensori di Milazzo e Barcellona; l'Ato 5 che ha giurisdizione sulle Eolie. A Messina, nei giorni scorsi, il sindaco Buzzanca e l'amministratore delegato dell'Ato 3, Antonio Ruggeri hanno chiesto all'Agenzia per i rifiuti, retta da Felice Crosta una deroga al conferimento in discarica dei rifiuti così come abbandonati nei cassonetti, vista l'impossibilità di rispettare le "regole" con la separazione tra le frazioni secche e umide. Ieri, il sindaco Buzzanca è stato a Palermo proprio per affrontare la situazione e avere un colloquio con Crosta. Il ministero dell'Ambiente non ha ancora concesso la proroga per la discarica di Mazzarrà S. Andrea, che avrà efficacia a decorrere dal 1 luglio 2009 e fino al termine massimo del 31 dicembre 2009, ma ieri Crosta ha tranquillizzato Buzzanca. Dalle notizie in possesso dell'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque «sembrerebbe che la proroga possa essere concessa entro la scadenza del 30 giugno 2009, consentendo la prosecuzione dello smaltimento in discarica». In tal caso il gestore della discarica "Tirreno Ambiente Spa" dovrebbe acconsentire alla prosecuzione dello smaltimento in discarica, a meno che non voglia autonomamente decidere di sospendere l'attività, condizione che sarebbe soggetta a separate valutazioni. L'Agenzia fa presente che è in fase di valutazione da parte del ministero dell'Ambiente una bozza di circolare, presentata alle Regioni in un incontro dell'8 giugno, la quale prevede la possibilità di considerare la "trito-vagliatura" come forma di pretrattamento del rifiuto indifferenziato ai fini dell'assolvimento degli obblighi di legge, accompagnandola da una separazione a valle delle frazioni metalliche e da una raccolta differenziata a monte della frazione cosiddetta pericolosa. «Premesso questo – sembrano tranquillizzare dall'Agenzia – si ritiene che non vi siano le condizioni per una previsione di interruzione nei conferimenti». Problema risolto? Vedremo. Si aspetta la deroga. Solo allora si potrà tirare un sospiro di sollievo, evitando così di mettere in ginocchio la nostra provincia e più in generale tutta la Sicilia.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/11/2009

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