(ASCA) - Palermo, 4 dic - ''Io ho preso atto che la maggioranza si era dissolta dopo il passo importante del voto contro il Dpef. E ho dichiarato che sono pronto a ricostruirla in base a un programma di risanamento condiviso.
Chi ci sta, ci sta''. Lo ribadisce ad Affariitaliani.it Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, dopo i dieci punti elencati all'Ars mercoledi' scorso, che comprendono tra l'altro rifiuti, energia, decentramento e semplificazione burocratica, che sono alla base della maggioranza che vorra' sostenere, dopo il 31 dicembre, la nuova giunta regionale. Va bene la politica, ma i rapporti personali contano.
Micciche' scontento nei confronti di Berlusconi per un ministero mancato'? Cuffaro ancora imbufalito per l'addio prematuro a Palazzo d'Orleans dopo una prima condanna per favoreggiamento'? Lombardo la mette cosi': ''Sa, i rapporti si sono rovinati attorno a scelte di governo. Qualcuno ha fatto e fa resistenza alle innovazioni che vogliamo portare in Sicilia''. Il riferimento e' agli interventi sulla sanita', che hanno acceso la miccia nella maggioranza. ''E poi - aggiunge il Governatore - nel Pdl sono state compiute scelte che l'hanno mandato per aria. Prenda la nomina dei coordinatori regionali in spregio alla volonta' di mezzo partito''.
Intanto il Pd siciliano si divide sulla possibilita' di iniziare una nuova avventura di governo con Lombardo e Micciche'. Proprio a Termini Imerese esiste gia' un esperimento politico di questa natura, con un sindaco ex Ds, lo stesso Micciche' nel ruolo di vice e una maggioranza appoggiata dal Partito democratico ma senza il Pdl 'lealista'. Lombardo chiude: ''Il Pd'? Io ho dichiarato la maggioranza dissolta: si tratta di una scelta politica importante anche se senza conseguenze pratiche. Ora vediamo chi vuole dialogare in modo trasparente attorno al programma''.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/4/2009
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