Riflettori tutti accesi su Lombardo

Riflettori tutti accesi su Lombardo Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Oggi, all'Ars, le attese dichiarazioni di Raffaele Lombardo su politici e affaristi collusi con la mafia. Per alcune ore, ieri, si è temuto che l'importante appuntamento potesse slittare a domani mattina, anche se già dallo scorso 29 marzo, la mattina stessa della pubblicazione delle indiscrezioni provenienti dalla Procura della Repubblica di Catania circa il coinvolgimento del presidente della Regione nell'inchiesta su mafia, appalti e voto di scambio, Lombardo aveva comunicato al presidente dell'Ars Francesco Cascio che, alla prima seduta utile, sarebbe intervenuto per replicare alle accuse rivoltegli da settori dell'opposizione attraverso la stampa e per ribadire la sua totale estraneità ad ogni rapporto con la criminalità organizzata. Per cui, quando domenica Lombardo, intervenendo a Catania ad un convegno del suo partito, l'Mpa, ebbe a dichiarare che oggi, a Sala d'Ercole, avrebbe fatto i nomi dei politici e degli affaristi collusi, anche alla luce di quanto da lui stesso scoperto esaminando le carte e gli atti dell'amministrazione regionale, la sua affermazione è stata accolta come, quasi, un atto dovuto. E, invece, nella tarda mattinata di ieri è cominciata a circolare la voce, subito ripresa dal telegiornale regionale e confermata dal suo portavoce, che il presidente dell'Ars Francesco Cascio era intenzionato a dedicare alle comunicazioni di Lombardo una seduta ad hoc, probabilmente quella di domani mattina. A deciderlo, comunque, avrebbero dovuto essere i capigruppo. La seduta odierna, pertanto, avrebbe dovuto avere inizio regolarmente alle 16, ma per esaminare il disegno di legge per la gestione dei beni confiscati alla mafia e alcune disposizioni circa la partecipazione della Regione al processo normativo dell'Unione Europea. Quindi, se fosse rimasto del tempo, e sempre che la commissione Bilancio fosse stata in grado di trasmetterli all'aula, si sarebbe avviato il dibattito sui documenti finanziari. Il rispetto dell'ordine del giorno prima di tutto. Immediata la reazione di Lombardo che, nel rendere noto di aver messo a disposizione delle Tv locali il segnale satellitare della Regione, in modo che chi vuole possa collegarsi e trasmettere le immagini della seduta odierna in diretta, ha anche precisato che lui domani, per altri impegni istituzionali, non sarà a Palermo e di aver chiesto al Francesco Cascio di confermare il calendario dei lavori dell'Assemblea. «Ho fatto presente al presidente dell'Ars e lo ribadirò alla conferenza dei capigruppo - ha dichiarato Lombardo - che per una serie di impegni che mi vedranno fuori dalla Sicilia a partire da mercoledì mattina, non potrò rendere le mie dichiarazioni in aula che, domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr), come era stato programmato e come è stato interpretato da tutti gli organi di stampa fin dalle prime indiscrezioni del 29 e 30 marzo». A sostegno della richiesta di Lombardo sono subito intervenuti anche i capigruppo del Pdl-Sicilia, dell'Mpa e del Pd. «Riteniamo - ha dichiarato Giulia Adamo - che non vi sia alcun motivo logico, o almeno a noi sfugge, che possa impedire al presidente Lombardo di prendere domani in Aula la parola per fare delle comunicazioni che possano chiarire le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. L'importanza e la delicatezza della situazione deve indurre tutti a maggiore saggezza». «Il Presidente Cascio - ha incalzato Francesco Musotto - si impegni per non dilatare i tempi di un appuntamento improcrastinabile che i siciliani attendono per fare chiarezza su una vicenda giudiziaria dai contorni ancora oscuri. Quello del presidente Lombardo è un diritto-dovere che non può soggiacere a riti estranei a quelli istituzionali». «Mi auguro che l'orientamento del presidente Cascio - ha rilevato, a sua volta Antonello Cracolici - possa cambiare: c'è una comprensibile attesa, anche da parte dell'opinione pubblica, per le comunicazioni del presidente della Regione. Un rinvio, anche solo di 24 ore, sarebbe un errore». Ancora un paio d'ore di incertezze, probabilmente il tempo necessario per avere la certezza che la maggioranza dei capigruppo s'era già pronunziata a favore della richiesta di Lombardo e che, in caso di votazione, come prevede il regolamento, sarebbe stata accolta anche dall'aula, e dalla presidenza dell'Ars è stata diffusa una nota in cui Cascio dichiara: «Preso atto dell'impossibilità, del Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a causa di improrogabili impegni che lo tratterranno fuori dalla Sicilia, di intervenire mercoledì mattina in Aula per le sue comunicazioni sull'inchiesta giudiziaria che lo riguarda, così come era mia intenzione procedere in un primo momento». Nella nota, inoltre, Cascio precisa che «se c'è la disponibilità dei gruppi parlamentari», lui non ha «alcun problema» a che l'intervento di Lombardo si svolga nel corso della seduta pomeridiana. Ora la parola è sua. E sono in tanti a chiedersi che cosa dirà.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/13/2010

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Casa vista mare Pianoconte Lipari
Fabbricato diviso in quattro appartamenti Fabbricato diviso in quattro appartamenti
480.000
Casa eoliana San Leonardo Lipari Casa eoliana San Leonardo Lipari
430.000
Casa padronale Lipari Pianoconte Casa padronale Lipari Pianoconte
370.000
Rustico Vitusa Quattropani Lipari Rustico Vitusa Quattropani Lipari
95.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Tozzètti by Giovanna V. Catalàno

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands