Emergenza idrica

Emergenza idrica Lipari- Come annunciato ieri da Teleisole, le disfunzioni tecniche del dissalatore di Lipari e i problemi economici della Gedis, la società del gruppo Di Vincenzo che lo gestisce, in amministrazione giudiziaria ormai da qualche anno, rischiano di compromettere la stagione turistica eoliana. Turisti senz'acqua? A Pasqua, seppur tra non poche difficoltà, probabilmente no, ma per l'estate, se non molto prima, c'é da preoccuparsi. Ne spiega i motivi, il responsabile dell'ufficio isole minori della Regione Siciliana, Giuseppe Giunta che si occupa della programmazione e dell'invio dei quantitativi integrativi con nave cisterna in tutte le isole siciliane. " Abbiamo ricevuto comunicazione- afferma Giunta- che il dissalatore di Lipari purtroppo dovrà fare a meno, e non é chiaro ancora per quanto tempo, di uno dei moduli di produzione di acqua desalinizzata. Il motore di questo impianto oggi sarà smontato per essere inviato all'Ansaldo. Se il guasto sarà di lieve entità e il motore tornerà al dissalatore tra un mese garantiremo i quantitativi non prodotti con l'invio di più navi cisterna. Se il motore, però - avverte il dirigente regionale- sarà restituito tra sei mesi, la situazione si farà veramente difficile perché é ovvio che non potremo continuare a rifornire Lipari con quell'acqua che servirà soprattutto per l'estate e a tutte le isole. Pertanto - ha concluso Giunta- tra qualche giorno sapremo". Per quanto riguarda i problemi economici la Gedis, non é un segreto , ha problemi di liquidità. La società lamenta difficoltà per l'acquisto del gasolio per far funzionare gli impianti anche perché vanta crediti nei confronti di Comune ed Eas. Per la prima volta, quindi, si affronterà la settimana pasquale con due soli moduli di produzione che garantiranno alla sola Lipari 2600 mc d'acqua al giorno. "Quantitativo che non basta", avverte il locale responsabile dell'Eas Riccardo Casamento. " La sola Lipari - puntualizza- necessita di 4000 mc d'acqua al giorno, di cui tre mila solo per la zona centrale e i restanti 1000 per le zone alte". Casamento, infine, chiarisce un aspetto che sfugge a tanti. " E' vero - ha spiegato- che lo Stato ha riconosciuto solo alle Eolie poco più di un milione di tonnellate di quantitativi integrativi con navi cisterna per il 2008 ma non si sono fatti i conti con le disfunzioni del dissalatore e quindi con l'invio straordinario delle navi cisterna per sopperire alla mancata produzione dell'impianto". Se non é emergenza, insomma, poco ci manca.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/6/2008

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