(ASCA) - Roma, 5 ott - ''Portiamo il lavoro che amo nel posto che amo''. E' un moto del cuore quello che spinge Giovanna Taviani, la giovane figlia del maestro Vittorio Taviani a mettere a punto il progetto del SalinaDocFest, nelle Isole Eolie, e a portare in questo pezzo di paradiso di mondo, reso celebre negli anni sessanta dalla sconvolgente passione tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini che vi girarono assieme il film ''Stromboli, terra di Dio'', mentre poco distante ma in un'altra isola, Anna Magnani era l'interprete del film ''Vulcano''. La Storia del cinema avrebbe sintetizzato poi quei tormenti d'amore e di cinema nella 'Guerra dei vulcani''. Ma intanto la piccola Taviani che si recava in vacanza a Salina fin da quando aveva quattro anni, in quella che e' ancora oggi la casa di famiglia era rimasta ammaliata da tutto questo. E' per questo forse, che poco piu' che trentenne ha deciso di portare nel piu' bel Palazzo di Eolo un festival del cinema, che ormai ha da poco concluso la sua quarta edizione, e sta gia' lavorando in vista della manifestazione del prossimo anno.
Per adesso, ha avuto il risultato importante di portare il suo film ''Fughe e Approdi'', prima al Festival Internazionale del cinema brasiliano che si tiene a San Paolo del Brasile a fine ottobre, e poi al Siviglia Film Festival, il Festival del Cinema Europeo di Siviglia che si tiene dal 5 al 13 novembre. Tutto questo mentre con Martin Scorsese ha dato il via alla costruzione di un ''Ponte Sicilia-America'', che dall'edizione 2011 diventera' uno dei punti di forza del festival eoliano. Gia' nell'edizione di quest'anno del SalinaDocFest, e' stato proiettato un video a sorpresa, con cui Martin Scorsese salutando il cinema italiano presente sull'isola, apriva simbolicamente i lavori per la costruzione del 'Ponte'.
''Abbiamo lanciato il ''Ponte Sicilia-America - dice Taviani - e il prossimo anno verra' Martin Scorsese. Lui sta facendo il seguito di 'Viaggio in Italia', sta lavorando sul cinema italiano. Io - racconta - lo avevo conosciuto negli anni ottanta quando era sposato con Isabella Rossellini e vennero nelle isole Eolie. Intanto sono diventata una regista di documentario''. Ma quando spiega come e' nata l'idea del SalinaDocFest, Taviani ricorda: ''Abbiamo detto, il cinema documentario e' gia' un'isola di per se', sfondiamo le barriere, non isoliamo un'isola piu' di quanto non lo siamo gia'. Creiamo qui, nelle isole Eolie, a Salina un Festival, e alla fine questa follia ci ha ripagato''.
Il Festival riesce ormai a reclutare personaggi come Roberto Saviano, grazie anche alla passione delle persone che qui vi abitano e dell'isola intera, del senso dell'accoglienza. Le vecchiette - dice ancora Taviani - vengono a seguire il dibattito sul cinema italiano, poi si innamorano dei film.
'Fughe e approdi', il film di Taviani, e' stato presentato a Lipari, nel corso del SalinaDocFest, alla Mostra del Cinema di Venezia, e sara' distribuito nelle sale cinematografiche da gennaio 2011. A fine ottobre ci sara' un'anteprima a Palermo. CineSicilia che fa capo all'Assessorato al Turismo ha coprodotto il film.
''L'idea di organizzare il SaliDocFest - dice ancora la regista - e' nata nel 2007 un po' per scommessa - osserva - io frequento l'isola da quando sono nata, abbiamo casa, e gli albergatori di Salina Isola Verde, si lamentavano perche' Salina si rimpie ad agosto e poi si svuota. Ma e' magnifica nei mesi di settembre e ottobre, quando c'e' la vendemmia.
Allora volevamo pensare a qualcosa che mettesse anche in moto il turismo destagionalizzato, per rimettere al centro dell'attenzione mondiale le Isole Eolie, che dopo la 'Guerra dei Vulcani', erano tornate un po' in penombra. E' cosi' che mi sono detta 'portiamo il lavoro che amo, nel posto che amo'. Dopo quattro edizioni, il Festival e' diventato competitivo, e' cresciuto di anno in anno, sono aumentati i gemellaggi, e ha passato l'esame del Docit, l'associaizone dei documentaristi italiani, che ha messo al setaccio le rassegne. Oggi cosi' - conclude Taviani - siamo stati inseriti dentro il calendario dei grandi eventi siciliani''.
Naturalmente Taviani non nasconde che c'e' stata molta fatica da fare. E sul suo film traccia il profilo di uno degli interpreti, Stefano Cincotta, che ha 88 anni, ed e' il protagonista del capitolo di ''Fughe e Approdi'' su Stromboli. Cincotta e' quello che portava il caffe' a Ingrid Bergman nel film ''Stromboli, terra di Dio'', di Roberto Rossellini, svela Taviani. E ricorda quando l'attrice svedese gli prese il piede e glielo bacio'. Lui non porta mai le scarpe, ancora oggi. Ma ''noi siamo nati scalzi''... dice Cincotta. Questa e' un po' la sua litania... Che ha chiesto, quando sara' morto di avere con se' un sasso stondato in modo che se gli uccellini lo verranno a salutare, almeno potranno bere... Lui e' l'ex capo-rollo dell'isola, quando non c'era ancora il molo, trasportava sulla sua barca a remi i passeggeri dalla nave a terra. Sempre a piedi nudi, dall'alba, sui sassi neri per pulire la spiaggia di Scari.
Lui e' un personaggio d'altri tempi e mi dice sempre - racconta Taviani - se sei triste vai sotto un albero, e piangi. Da sola''
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/5/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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