Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Faccia a faccia Cascio Lombardo a Palazzo dei Normanni. Toni distesi dopo un lungo periodo di gelo, con l'intento di agevolare una migliore dialettica maggioranza-opposizione. A lanciare la proposta, auspicando un incontro con il presidente della Regione Raffaele Lombardo è stato il presidente dell'Ars. "E' stato un colloquio cordiale - ha dichiarato Cascio - come è giusto che sia tra due esponenti delle istituzioni". E si è parlato della proposta di un governo di unità regionale, proposta da lui lanciata dopo essere stato ricevuto a Palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi. "Con il presidente Lombardo abbiamo messo a fuoco il calendario dei lavori d'aula fino al 31 marzo. L'intenzione è quella di approvare le leggi sulla trasparenza e semplificazione della pubblica amministrazione, sul commercio oltre che sulla finanziaria. Abbiamo convenuto sul fatto che un clima più disteso non può che incrementare la produttività del Parlamento".
Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici ha preso atto he nell'elenco non è stata citata la riforma elettorale che il Pd sollecita e ha voluto ricordare, a proposito del calendario lavori all'Ars «per evitare fughe in avanti che i lavori del parlamento regionale vengono stabiliti dalla conferenza dei capigruppo o, in ultima istanza, dall'aula". Perplessità alla vigilia dell'Assemblea regionale del Pd, dove si dovrebbe parlare, come anticipato da Giuseppe Lupo, dell'ipotesi della costituzione di un governo politico, della sostituzione cioè dei tecnici per una partecipazione del partito più piena in seno all'Esecutivo, ipotesi che tuttavia non sembra prossima.
Il leader del Pid Saverio Romano ha messo in guardia Cascio: «Spero che non cada anche lui nella ragnatela che soffoca la Sicilia, attraverso una tessitura che è in spregio del voto popolare, della rappresentanza parlamentare, del civile dibattito democratico che dovrebbe esserci tra i partiti e le forze politiche presenti in aula. Se vuole - ha concluso Romano - può fare anche un governo con Lombardo, ma dopo le elezioni". Contraria, come è noto, anche la posizione del coordinatore regionale del Pdl secondo il quale, addirittura, Cascio si è inventato anche l'incontro con Berlusconi. E ha convocato per questa mattina la riunione del gruppo parlamentare all'Ars per una analisi politica, anche alla luce dell'iniziativa di Cascio. Un'occasione pr illustrare anche la mozione di censura che il Pdl intende presentare contro l'assessore alla sanità Massimo Russo.
Ma a quanti temono una nuova svolta e la costituzione di un nuovo governo politico fra tutte le forze dell'Ars, come chiesto da Casco , Lombardo ricorda che presiede intanto un governo di tecnici che funziona bene e dà il massimo. Per aggiungere: "Che ci sia bisogno di unità, non c'è dubbio. Abbiamo chiesto e ripetuto che la Sicilia aveva bisogno di unità, coesione politica e sociale, e che stavamo costruendo qualcosa che avrebbe consentito a chiunque di riconoscersi". Per Lombardo, infatti, si tratta di convincere a collaborare con il suo governo anche le opposizioni. Per il presidente della Regione non coinvolgere nel governo tutte le forze dell'Ars "sarebbe da irresponsabili". "Abbiamo bisogno – ha detto ancora - di mettere insieme tutte le forze di cui siamo capaci, oggi. La crisi economica, le nostre difficoltà con Roma. Ognuno deve fare la sua parte, qualunque sia il suo ruolo. Certo la proposta di Cascio è benvenuta. Il governo non chiede di meglio: essere aiutato, consigliato. Sbaglierebbe di meno, senza dubbio, ma se si sceglie il muro contro muro, com'è avvenuto finora, allora il risultato che si vuole raggiungere sarebbe un altro: muore Sansone.... Ora si tratta per loro di rimboccarsi le maniche. Noi l'abbiamo già fatto. Prenderemo in considerazione propositi, proposte, utili indicazioni, non abbiamo remore di alcun tipo. Sappiamo che non mancano competenze e risorse umane, ovunque".
D'accordo sulla proposta del governo di unità regionale il coordinatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La proposta del presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, mi sembra una cosa seria: c'è l'esigenza che l'Ars ricominci a lavorare su una serie di riforme strutturali e c'è una crisi del bilancio regionale e quindi si deve intervenire tagliando le spese inutili. Per farlo ci vuole un ampia condivisione di maggioranza e opposizione che devono smetterla di litigare e pensare agli interessi della Sicilia».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/15/2011
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